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Momento Espírita
Curitiba, 29 de Março de 2024
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ícone Annunci di primavera

Quando fioriscono gli ipe* nella mia città, so che il gelo non si manifesterà più in questa stagione invernale.

Gli ipe fioriti, che versano il loro giallo sull’erba verde, in costumi nazionali, sono gli annunci di primavera che si prepara per regnare, per novanta giorni.

Sono come esploratori che vanno davanti, verificando i sentieri e abbellendo le strade, le vie, i viali e le piazze.

Ricordiamo che circa duemila anni fa, un uomo era in Palestina, camminando sulle strade, avvertendo i popoli.

Somigliante agli ipe, Lui annunciava la nuova stagione che stava per riempire il mondo di fiori e di speranza. Era l’annuncio del rinnovamento.

Preparate la via del Signore ...

Dopo di me verrà uno al quale non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali.

Sono la voce che grida nel deserto ... nel deserto dei cuori umani.

E il Battista portava i ricchi semi di profezie annunciate secoli fa.

Il Re si trovava tra gli uomini. E ha scelto il palcoscenico della natura per intonare la Sua canzone d’amore. Ha composto dei poemi e soltanto i cuori di buona volontà hanno registrato i Suoi versi, nell’intimità del proprio essere.

Ma i versi facevano eco, portati dai venti, ripetuti dalle montagne, accolti tra le pareti generose di quelli che hanno aderito all’invito. Invito d’amore. Invito per amare.

Era l’auge della primavera. Il Governatore planetario era venuto per stare con i Suoi.

Sono tra voi come uno che serve. Sono il buon pastore.

Nessuna delle pecore che il padre mi ha affidato si perderà. Il pastore dà la sua vita per le pecore.

Credi a Dio. Credi anche a me.

Versetti recitati sulla montagna, sulla valle, sulle strade. E diteggiati nel liuto del lago di Gennesaret.

Primavera celeste. Mai uguagliata.

*   *   *

Nei giorni in cui viviamo, nuovi annunci si fanno. L’era della rigenerazione si avvicina e piano piano si istalla.

Gli araldi si moltiplicano. La genialità ritorna sul palcoscenico del mondo e i bambini declamano, verseggiano, compongono sinfonie e compiono pezzi magistrali, in evocazioni della Sublimità Celeste.

Geni avanzano negli studi nelle scienze, sognando viaggi interplanetari, in messaggio di vera fraternità.

E altri si inchinano sulle lamine, libri, nei laboratori, accademie, istituti, nelle indagini che permettono la cura dei mali che affliggono i loro fratelli, il diminuire dei dolori.

Altri intraprendono campagne in favore di quelli che non hanno niente o quasi niente. Le loro preoccupazioni non sono i divertimenti dell’infanzia, ma il benessere di altri bambini, amici stretti o sconosciuti lontani.

Primizie di primavera. Primavera nei cuori. Primavera di un nuovo mondo, rigenerato. Un mondo in cui l’uomo abbandonerà le armi che annientano e abbraccerà la lira, la scienza, l’arte, l’amore.

Un mondo che si è già fatto presente. Come le ipe che ricamano disegni arabeschi sul pavimento, che riempiono gli occhi e affermano: La primavera si avvicina!

Pensiamoci e lasciamoci penetrare attraverso il respiro primaverile del nuovo mondo.

Redazione del Momento Spiritista.
Traduzione di Rossana Amatuzzi
Il 31.10.2017

*in Italiano l'albero si chiama "Tecoma Alba".

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