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Momento Espírita
Curitiba, 26 de Abril de 2024
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ícone Il raggio di sole e la parola

Vorrei essere piú come il raggio di sole, quel primo fascio di una mattina attesa da chi ha pianto durante una lunghissima notte, credendo che non sarebbe mai finita.

Vorrei essere piú come il raggio di sole di fine pomeriggio, che stupisce la nube densa, e si proietta sulla cittá quasi buia, dicendo: "Sono ancora qui..."

Vorrei essere piú come il raggio di sole che circonda il bimbo nel parco, facendogli scoprire le forme della sua stessa ombra sul prato verde, come se fosse un altro, al di fuori di lui.

Vorrei essere piú come il primo raggio di sole dopo l'intensa tempesta: umile, discreto, efficace e utile.

Vorrei essere piú come il raggio di sole che, dopo esser rimasto per  qualche tempo, rimane un altro po', anche dopo essersene andato, sotto forma di calore.

Vorrei essere piú come il raggio di sole che passa fra le costruzioni della metropoli, coraggioso, cercando delle brecce, dei riflessi, per raggiungere alla fine per strada il comune cittadino, senza fare nessuna distinzione.

Vorrei essere piú sole e meno ombra.

Piú raggio e meno parola.

*   *   *

Sará che dentro di noi non esiste quella voglia di fare di piú, di essere di piú?

A volte, non sentiamo forse la mancanza di un significato piú grande da dare alla nostra vita?

Guardiamo quelli che si impegnano in delle cause, che si dedicano al prossimo, che sono icone di una determinata era e pensiamo: Vorrei essere un po' piú cosi.

É una forza che ci grida dentro chiedendoci qualcosa. É la nostra propria indole amorosa che ci dice il perché della sua esistenza...

Cosa ci manca, allora?

Cos'é che ci manca affinché possiamo essere meno discorso e piú azione? Meno opinione e piú abbraccio? Meno critica e piú aiuto?

Siamo inondati di teoria. Molti giá ci hanno mostrato i percorsi dell'ascesa, come esperienti alpinisti che si trovano davanti e si dispongono a tornare e a mostrarci le tecniche e i sentieri possibili per poter salire in sicurezza.

Ci mostrano cosa fare, ci mostrano come e quando.

Cosa ci manca, allora?

Ci manca l'impulso, il passo, l'audacia, la volontá ben guidata.

Piccole iniziative, piccoli progetti, peró con continuitá, persistenza e serietá.

Sono i micronuclei di fraternitá, di civiltá, che cambiano una nazione intera e, a sua volta, il mondo.

Non restiamo congelati nella postura di un semplice desiderio. Bisogna far funzionare la volontá.

La volontá é una facoltá dell'anima, lo strumento che mette in moto le nostre potenzialitá interne e le orienta verso un alto ideale.

Grazie a lei riusciamo a cambiare la nostra índole, a superare tutti gli ostacoli, a dominare la materia, le malattie e la morte.

É lei che ci permette di realizzare grandi cose.

Realizziamo, contribuiamo, aiutiamo!

Diamo inizio a qualcosa di nuovo o impegnamoci in quello in cui crediamo. Non c'é piú tempo per restare indifferenti. Il mondo é nostro. Abbracciamolo!

*   *   *

Vorrei essere piú come il raggio di sole che passa fra le costruzioni della metropoli, coraggioso, cercando delle brecce, dei riflessi, per raggiungere alla fine per strada il comune cittadino, senza fare nessuna distinzione.

Vorrei essere piú sole e meno ombra.

Piú raggio e meno parola.

 

Redazione del Momento Spiritista, con base
sul poema
Mais raio e menos palavra,
di Andrey Cechelero.
Traduzione di Fabio Consoli

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