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Momento Espírita
Curitiba, 29 de Março de 2024
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ícone L’anno in cui ci siamo riscoperti

L'anno 2020 se n'é andato. Sono stati nove mesi d'isolamento sociale, intervallati da lockdown, coprifuoco, ospedali senza posti per i contagiati dal COVID.

Forse i nostri nonni e bisnonni hanno vissuto alcuni di quest problemi, in modo símile, durante l'influenza spagnola che ha tenuto il mondo in subbuglio per diciotto mesi.

Molti affermano che quest'anno é andato perduto. Non é valso a nulla.

Sono i pessimisti, coloro che riescono a vedere soltanto cio che c'é di male, disastroso, brutto.

Chi ha occhi per vedere, orecchie per sentire, sicuramente si é accorto di quanto siamo cresciuti in questi mesi.

Per sopravvivere abbiamo dovuto reinventarci, creando modi diversi di vendere il nostro prodotto.

Il nostro pane fatto in casa, i biscotti, le nostre verdure hanno iniziato ad essere offerti sul sito web che abbiamo creato. La nostra piccola impresa ha dovuto adeguarsi alle regole di controllo: alcol gel, mascherina, circolazione ristretta.

Consegna a domicilio. Abbiamo inaugurato il nostro proprio delivery. Ognuno di noi a modo suo, alla sua maniera, conquistando la clientela.

I religiosi, con i loro templi a porte chiuse, hanno creato assistenza on-line per i bisognosi dell'anima.

E orari diversificati per la consegna di cesti alimentari ai bisognosi del corpo.

Abbiamo iniziato ad utilizzare le piattaforme digitali che erano lí, da tanto tempo. Abbiamo scoperto i loro grandi benefici.

Il nostro Vangelo in casa, realizzato in ambito familiare, si é diffuso nel mondo. Abbiamo invitato amici, parenti a partecipare, riempiendo le finestrelle dell'una o dell'altra piattaforma digitale.

E la dimensione si é venuta ampliando, da amico ad amico fino a perdere il conto di quanti partecipano alla nostra attività.

Il nostro studio di gruppo, da trenta a quaranta persone, in una stanza, ha assunto la dimensione di decine e decine di persone che vi hanno aderito.

Abbiamo imparato a comunicarci attraverso finestrelle, a dibattere idee, presentare vídeo, creare meraviglie, offrire la nostra poesia, il nostro canto.

Valutiamo quanto siamo cresciuti, quanto abbiamo fatto, dimostrando che quando si presenta l'avversità, azioniamo il nostro potenziale creativo e la superiamo.

Abbiamo superato la distanza, l'isolamento, la voglia di abbracciarci. Abbiamo imparato a sorridere con gli occhi perché la mascherina ci copre naso e bocca.

É stato in quest'anno di tanto dolore, di tante morti, di tante perdite, che abbiamo imparato a guardare agli invisibili.

Ai netturbini che non hanno mai smesso di fare la raccolta, nei giorni e negli orari esatti.

Ai tanti addetti ai centri sanitari, infermieri, badanti.

Abbiamo imparato ad applaudire i medici, dedicati e competenti.

Abbiamo riconosciuto l'importanza del lavoro degli spazzini che puliscono le strade delle nostre città.

Qualcuno, più sensibile, come una bambina di dieci anni, di una città del Tocantins, ha deciso di fare qualcosa di più.

E ha preparato per questi invisibili, di tutti i giorni, una super colazione.

Uno dei beneficiati dalla gentilezza di Cinthya ha dichiarato: C'é bisogno che si guardi di più al prossimo. Continua sempre così.

Diciamolo pure: quest'anno é stato impegnativo. Alcuni di noi hanno sofferto grandi perdite di amori, di valori monetari.

Ma, siamo cresciuti. E siamo qui pronti per il nuovo anno. Possiamo affermare: abbiamo vinto. E continueremo.

Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 27.9.2021.

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