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Momento Espírita
Curitiba, 29 de Abril de 2024
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ícone Un nuovo Natale

Natale si avvicina. Le strade si vestono di luce, gli alberi  hanno contorni di allegria, con decorazioni variegate.

La Terra si prepara a ricordare l'arrivo della Sua massima autorità. Non si tratta di nessun potentato, del sovrano di un paese importante o di una testa coronata.

Lui soppianta ognuno di loro. Esisteva prima che la Terra diventasse un pianeta che potesse accoglierci, Lui era. Così dicono le scritture.

Co-creatore con la Divinità, donò un vero mare di delizie all'essere umano che volesse camminare lungo le vie del dovere e della giustizia.

Pose alcuni sassolini lungo la strada, per assicurarsi che il viaggio avesse più successo, contemplando maggiori meriti.

Scolpì cime innevate e montagne superbe, sfidando la scalata umana.

Stabilì correnti sinuose di fiumi e cascate che scendono dall'alto, con veli bianchissimi, simili a spose il giorno delle nozze.

Seminò foreste lussureggianti e tessette mantelli di verde, intervallati da piccoli fiori, colorati, per deliziare gli occhi delle persone stanche delle fatiche quotidiane.

Annunciò il Suo arrivo, millenni prima. E coloro che Lo attesero, nel succedersi dei secoli, cantarono la Sua venuta, annunciandoLo come il Re dei re, il più Saggio dei saggi, il Governatore planetario.

Re Solare, arrivò in una notte quasi fredda e il Padre Celeste fece in modo che un coro angelico annunciasse il Suo arrivo.

Un messaggio dalla rete sociale dei cieli.

Il Signore degli Spiriti aveva lasciato le stelle per assumere un corpo di carne e vivere tra i Suoi protetti.

Pastore, veniva incontro alle Sue pecore, che vuole condurre sui sentieri sicuri della felicità e della pace.

Una stella diversa brillò nei cieli. Non era una cometa, né una nova. Era il conglomerato di vari Spiriti, che emettevano le Loro proprie luci.

Per questo motivo, splendette così intensamente da attirare l'attenzione degli studiosi, che contemplavano i cieli, in attesa di un segno dell'Eccelso Arrivo.

Organizzarono le loro carovane e viaggiarono per mesi fino ad incontrarLo e onorarLo con doni significativi.

Oro, incenso e mirra fu ciò che Gli portarono. Doni che testimoniavano la Sua regalità, la Sua grandezza e la Sua Umanità.

Oro per il Re. Non un re qualunque, ma il Re dei re, il Signore dei signori.

Incenso per Colui che era Uno con il Padre, la Divinità Suprema.

E la mirra a parlarci della Sua Umanità, visto che era largamente usata dagli uomini, come oggetto cosmetico. E anche con proprietà medicinali, qualcosa per rendere il dolore meno crudele.

*   *   *

Stiamo ritornando, dopo la grave crisi pandemica, ad un Natale presenziale. Onoriamo il Re con i doni della nostra buona volontà, della nostra compassione, del nostro donarci agli altri.

OffriamoGli  l'oro della nostra carità, l'incenso delle nostre buone azioni e la mirra dell'aiutare il nostro prossimo.

È Natale! ViviamoLo con gioia piena. Vestiamo di queste vibrazioni il nostro cuore affinché ogni giorno che ancora ci tocca vivere su questo benedetto pianeta, sia di glorificazione di Dio nell'alto dei cieli e di buona volontà verso gli uomini, nostri fratelli.

Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 5.12.2022.

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