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Momento Espírita
Curitiba, 02 de Maio de 2024
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ícone Mani costruttrici

Non vi è nulla di nascosto che non debba essere rivelato. E nulla di segreto che non debba essere portato alla luce del giorno.

Le annotazioni, fatte dall'Evangelista Marco, riproducono il discorso del Messia per i giorni futuri.

Le affermazioni sono confermate, ai nostri giorni. Le leggi della natura vengono scoperte dagli uomini, a poco a poco.

Il progresso della fisica, della chimica e dell'astronomia ha dischiuso dei veli precedentemente considerati misteri insondabili. Prodotto degli dei.

Nella cultura nordica, Thor è il dio sacro del tuono e delle tempeste. È la divinità più forte di tutti gli dei.

Tra i Celti, Taranis era uno degli dei più popolari. Dio del fuoco e delle tempeste.

Narra la leggenda che il rumore del tuono fosse causato dalle ruote del suo carro e la luce del lampo dalle scintille che venivano fuori dagli zoccoli dei suoi cavalli.

Per i romani i fulmini erano potenti lance che Giove, il re degli dei, scagliava contro gli uomini.

La scienza ci ha delucidato e abbiamo trovato spiegazioni ragionevoli per i fenomeni naturali.

Abbiamo smesso di considerare i maremoti e gli tsunami come manifestazioni dell'ira di Nettuno, il dio dei mari.

Però, ci sono dei dettagli che solo la sensibilità della nostra anima può rilevare, sorgendo dentro di noi come intuizioni.

Ed è così che si sono scritte canzoni su un paio di mani che hanno costruito le montagne. Un paio di mani che hanno formato il mare.

Un paio di mani che hanno creato il sole e la luna, ogni uccello, ogni fiore, ogni albero.

Un paio di mani che hanno formato le valli, i fiumi, gli oceani e la sabbia.

Questi versi rappresentano una grande verità. Fu alle mani generose del Signore Gesù che Dio Padre affidò la palla di fuoco, sprigionata dalla nebulosa solare.

Furono le mani di Quel Governatore Planetario ad operare la scultura geologica e grandiosa della nostra dimora.

Sarà per questo che le grandi montagne con i loro straordinari ricami ci incantano?

I colori del suolo, delle rocce, le mille specie di fauna e flora.

Sotto la Sua direzione, legioni di divini operatori organizzarono lo scenario della vita, creando, sotto gli occhi di Dio, l'indispensabile per l'esistenza degli esseri che sarebbero venuti ad abitarla.

La scienza del mondo non Gli vide le mani auguste e sapienti nell'intimità delle energie che vivificano l'organismo del globo.

Eppure, le anime sensibili hanno notato il Suo lavoro paziente nel corso dei millenni. E così, hanno creato versi ed esaltato le Sue mani forti.

Mani che ci proteggono quando la vita va male.

Le mani di Gesù, il Divino Scultore. Pastore delle nostre anime. A Lui dobbiamo affidarci quando le difficoltà sembrano difficili da superare.

Chi meglio può accoglierci, assisterci se non chi conosce, nel dettaglio, le leggi che regolano tutti i fenomeni della nostra dimora Terra?

Le mani di Gesù. Mani costruttrici, mani protettrici, mani che traducono l'amore nella bellezza dei dettagli di una Terra che un tempo era un pianeta primitivo.

Che si prepara tra i mondi di prove ed espiazioni e si avvia verso la rigenerazione.

Bellezza nel fuoco, nell'acqua, nell'aria.

Prodotto delle Mani Celesti. Invisibili. Sempre protettrici. Mani di un Divino Scultore.

 

Redazione del Momento Spirita, sui versi della canzone
 
One pair of hands, di Billie Campbell e Mann Curtis;
con base sul
Vangelo Secondo Marco, cap. 4,

vers. 22 e sul cap. I del libro A caminho da luz,
dello Spirito Emmanuel, psicografia di
Francisco Cândido Xavier, ed. FEP.

Traduzione di Fabio Consoli

Il 13.1.2023.

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