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Momento Espírita
Curitiba, 29 de Abril de 2024
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ícone Ai miei tempi sì che era bello

Quante volte hai già sentito qualcuno dire: Ai miei tempi sì che era bello...; Nella mia infanzia, una certa cosa era migliore oppure non si fanno più le cose come una volta...?

Forse la tua reazione è stata di dubbio quanto alle meraviglie o eccellenze di quel tempo passato, così diverso, così migliore.

D'altra parte, si rimane in dubbio di fronte a tante cose buone del passato, quando poi ci si ritrova davanti creature così difficili, complicate o negative nel presente.

Ciò su cui è importante riflettere è che ogni tempo porta in seno sia cose grandi e meravigliose, sia cose negative e deplorevoli.

Quindi, non c'è motivo di lodare il passato e disprezzare il presente, quando troviamo il bello e il brutto in entrambi.

Quel che caratterizza una certa epoca sono gli individui che vi rinascono, ciò che realizzano e come le loro realizzazioni influenzano la società in cui vivono, o addirittura il mondo.

Il tempo di Gesù fu anche quello di Erode, Pilato e Barabba.

Mentre il Divin Maestro seminava luce, amore e pace, l'eredità degli altri era la criminalità: l'omicidio, il vizio e la viltà morale.

Il tempo in cui visse Adolf  Hitler fu anche il tempo di Mohandas Gandhi e di Madre Teresa.

Una determinata cosa non è buona perché è antica, né è cattiva perché è attuale.

È bello saper godere delle cose buone, sia del passato come del presente.

Impariamo a respingere l'impostura negativa di ieri così come quella di oggi, evitando affezioni indebite a tradizioni retrograde e perturbanti, o a innovazioni senza senso e a volte criminali.

*   *   *

La nostalgia descrive un sentimento di mancanza di un tempo vissuto, spesso idealizzato e irreale.

Nasce dalla sensazione di non poter rivivere certi momenti della vita.

Quando si trasforma in un ricordo felice e ottimista che dona luce al cuore, è sempre salutare.

Però, quando degenera in uno stato depressivo, negativo, per non poter tornare indietro nel tempo e rivivere quel momento, diventa nociva.

Le persone che vivono nel passato di solito sono tristi e perdono ciò che la vita ha da offrire ora, nel presente.

Rivivere il passato è positivo quando si ha  come obiettivo imparare dagli errori e dai successi.

Rivivere il passato diventa negativo quando l'intenzione è la fuga dalla realtà.

Dunque, riflettiamo bene prima di dire di nuovo: Ai miei tempi sì che era bello.

 

Qual è il nostro tempo? Quello di ieri che non torna? O quello di adesso, quando abbiamo ancora possibilità di trasformare, rifare, cambiare?

Il passato non esiste più. Il futuro non esiste ancora. Tra l'inesistenza di questi due tempi, cosa ci resta, se non vivere bene il presente?

Pensiamoci adesso.

 Redazione del Momento Spirita, con citazione dal cap. 9, del libro
Ações corajosas para viver em paz, dello Spirito Benedita Maria,
 psicografia di Raul Teixeira, ed. Fráter.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 26.5.2023.

 

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