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Momento Espírita
Curitiba, 29 de Abril de 2024
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ícone La verità degli altri

Il primo giorno di lezione, il professore portò un contenitore di vetro enorme:

Questo è pieno di profumo. - Disse agli alunni.

Voglio valutare la percezione di ognuno di voi. Man mano che sentite il profumo, alzate la mano.

E aprì il contenitore. In un istante, ci furono due mani alzate. E poi cinque, dieci, trenta, tutte le mani alzate.

Posso aprire la finestra, professore? - Supplicò un'alunna, nauseata da tanto profumo. Altre voci le fecero eco.

Il forte odore, che pesava nell'aria, era diventato insopportabile per tutti.

E allora l'insegnante mostrò agli studenti ad uno ad uno il contenitore: era piena d'acqua. Nessuno di loro riusciva a credere a quello che era appena successo...

*   *   *

Fino a quando compreremo verità così facilmente?

Questa pratica ci ha già portato a tanti disastri...

Invece di trovare le nostre verità, la nostra comprensione delle cose, preferiamo, per ignoranza o comodismo, credere nelle verità degli altri.

Così facendo, diventiamo una massa facilmente suggestionabile, manipolabile, facilmente affascinata da questa o quell'idea, per quanto assurda possa essere.

Diffondiamo voci solo per sentito dire e condanniamo persone, dopo aver ascoltato solo una parte, distruggendo vite incautamente, per via della nostra noncuranza con le parole.

Sviluppiamo uno sciocco piacere per il pettegolezzo che, in molti casi, diventa un vizio davvero pericoloso, per chi lo diffonde e per chi è bersaglio dei commenti burleschi.

Siamo capaci di costruire le nostre proprie verità, la nostra comprensione delle cose della Terra e del cielo.

Anche in campo religioso, dobbiamo imparare ad associare la fede alla ragione, affinché non sia edificata su fondamenta fragili - la fede cieca.

La fede ragionata è sinonimo di sicurezza. Credere soltanto dopo aver capito, dopo che ha senso dentro di noi, e non perché l'ha detto Tizio o Caio, o perché sta scritto qua o là.

Quando sentiamo parlare di fondamentalismo religioso ci intimoriamo, ma, spesso, questo tipo di pratica ci è più vicina di quanto immaginiamo e, in altri ambiti della nostra vita, quando facciamo le cose senza rifletterci sopra, ma appena perché è sempre stato così.

Facciamo dunque molta attenzione nella nostra vita, se non stiamo comprando verità già pronte degli altri, senza che abbiano senso dentro di noi.

Se non stiamo credendo a questo o a quello solo così per dire, o solo per credere, perché fa comodo, o perché non abbiamo niente di meglio da credere.

Non possiamo più comportarci come una massa senza cervello, facilmente sedotta da novità, idee bizzarre o fantastiche promesse.

Se vogliamo cambiare i nostri leader, cambiamo prima noi stessi e diventiamo capaci di scegliere meglio chi ci rappresenta in questa o quella posizione.

Infine, stiamo attenti alle nostre parole, affinché la nostra verità non sia anche imposta all'altro con la violenza. Ognuno ha il diritto di pensare, di scegliere, di ragionare.

Ognuno ha il diritto e il dovere di avere la propria verità. Rispettiamoci l'un l'altro. Rispettiamo la verità di ciascuno.

Redazione del Momento Spirita, con base sul cap.
Celebração da desconfiança, del O livro dos abraços,
di Eduardo Gaelano, ed. LPM.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 2.8.2023

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