Dove il dolore intenerisce e l'ingiuria sfida...
Dove la speranza abita in segni d'amarezza...
Dove il pianto e l'afflizione, sorgendo,insieme,
intrecciano nell'ombra angoscia o ribellione...
Dove la povertà irrompe e,d'improvviso, annuncia
ferita, stanchezza, nudità, tristezza, sfortuna...
Dove l'orfano piange e la vedovanza si rinchiude
nella casa di provazione, dove la notte è più fredda...
Dove si sparge il fango... Dove l'oscurità maledice,
reclamando il perdono e una preghiera benevola...
Dove il sarcasmo picchia... Dove il male viene rivelato...
Dove si possa servire: ecco il posto nel mondo,
dove Gesù aspetta l'opera feconda
per esaltare nell'amore la redenzione della Terra!...
* * *
Molti ancora si chiedono: Cosa posso fare per il mondo? Come posso aiutare? Come posso servire?
Se siamo disposti a contribuire alla guarigione del pianeta, troveremo sicuramente innumerevoli modi per essere utili. Alcuni di essi sono più chiari e più vicini di quanto si possa immaginare.
Guardiamoci intorno. Innanzitutto in famiglia e chiediamoci: Di cosa ha bisogno la mia famiglia?
Il dolore, il pianto, l'afflizione, sono spesso presenti, senza che nemmeno ce ne rendiamo conto.
Quando è stata l'ultima volta che siamo riusciti ad avere un buon dialogo con i nostri familiari, disposti a sentire, ad ascoltare i loro problemi, disposti ad essere una compagnia amichevole che non giudica né condanna?
Non abbiamo tempo per i nostri cari... Perché?
Pensiamo anche ai parenti un po' più lontani. Quelli che incontriamo solo di rado. Come stanno? Da quanto tempo non mostriamo interesse per loro, per la loro vita, per le loro difficoltà?
Parliamo quasi sempre di loro quando parliamo della vita degli altri, sottolineando i loro difetti, classificandoli come quelli che non aiutano affatto.
Guardiamo ai nostri colleghi di lavoro, alle persone che occasionalmente forniscono servizi nella nostra casa, ai nostri amici più cari.
Di cosa hanno bisogno? Siamo stati una presenza luminosa nelle loro vite? O soltanto un'altra in più?
E per finire, i caduti della società, quelli che ci passano davanti ogni giorno ovunque andiamo. Qual è stato il nostro rapporto con loro?
Almeno qualche parola? Laddove l'indifferenza li rende praticamente invisibili, riusciamo a mostrar loro che li stiamo vedendo?
Molti di loro vogliono solo sentirsi persone, sentire che esistono in questo mondo così egoista che abbiamo costruito.
Le opportunità non mancano. Gesù ci aspetta ad ogni angolo. Conta su di noi su più fronti.
Non bisogna sentirsi in ansia dicendo: Non riesco a servire tutti!
Serviamo coloro che sono alla portata delle nostre forze. Se ognuno fa un po', presto saremo una squadra mai vista prima d'ora sulla Terra.
E tutti saranno soddisfatti nei loro bisogni primari, del corpo e dell'anima.
Anzi, questa è una delle caratteristiche del nuovo mondo che costruiremo: prendersi cura gli uni degli altri.
Continuiamo su questa strada: Gesù attende che Gli dimostriamo che vogliamo seguire le Sue linee di luce.
Redazione del Momento Spirita, com trascrizione della poesia dello
spirito Auta de Souza, psicografia di Francisco Candido Xavier,
cap.72, dal libro Poetas redivivos, ed. FEB.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 12.3.2025