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Momento Espírita
Curitiba, 09 de Maio de 2025
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ícone Un Nuovo Anno, una nuova possibilità

Il Nuovo Anno sta arrivando. Alcuni di noi lo aspettano con impazienza perché segnerà una fase diversa nella nostra vita.

Sarà l'anno in cui entreremo all'Università. Sarà l'anno in cui si concretizzerà il viaggio che avevamo programmato.

Sarà l'anno in cui ci sposeremo, l'anno in cui avremo un figlio, l'anno in cui finiremo il libro che stiamo scrivendo e lo pubblicheremo.

Sarà l'anno... Di tanti successi, è ciò che abbiamo idealizzato.

Normalmente, si veste di molte festività. Fuochi d'artificio, musica rumorosa, programmi diversi.

Dovremmo davvero impegnarci tutti a festeggiare intensamente il Nuovo Anno. È una nuova tappa. L'orologio della Terra indica che trecentosessantacinque giorni sono trascorsi e che altrettanti dovranno ripetersi.

È un momento di gioia, di fraternità, di ricordarsi degli amici, degli affetti magari lontani e di onorarli con la nostra presenza, o con il nostro abbraccio, la nostra conversazione virtuale.

Momenti in cui godiamo della gioia del sole, della generosità del mare, in questo immenso continente in cui abitiamo, chiamato Brasile.

Sarebbe però interessante, tra tanti abbracci e festeggiamenti, ricordarsi di chi entra nel Nuovo Anno senza tante opportunità.

Ricordarsi di coloro che sono negli ospedali, sofferenti, in procinto di recuperare la salute. O semplicemente aspettano che la morte venga e li abbracci, affinché cessino i dolori già affrontati e superati.

Ricordarsi di coloro che non hanno una casa da considerare propria e vagano per le vie, per le strade, senza avere un rifugio sicuro da raggiungere.

Ricordarsi di chi piange l'assenza fisica di tante persone care che se ne sono andate, lasciando nell'anima un vuoto immenso. E, quel giorno, la nostalgia si fa più intensa.

Ricordarsi delle madri che hanno i figli in carcere, figli che hanno intrapreso strade strane, diverse da quelle che avevano idealizzato.

Ricordarsi di chi raccoglie, sulle strade, oggi, il corpo di una persona cara, colpito dalla sventura di un incidente.

Ricordarsi di chi è solo e si chiede se un giorno troverà un'anima cara che lo sostenga, lo consoli, gli dia affetto.

Ricordarsi chi vive nell'incoscienza di se stesso, senza rendersi conto del giorno che arriva, del giorno che passa.

Ricordarsi delle madri che conducono i figli disabili, che vorrebbero intensamente che questi potessero sorridere loro, anche una sola volta, o tenerli per mano e camminare con loro, almeno per qualche passo.

Ricordarsi dei tanti che soffrono la fame di pane. Anche fame e sete di giustizia e sostegno.

Quindi, tra tante feste, dedichiamo qualche minuto per pregare il cielo per loro, affinché il Nuovo Anno porti conforto ai loro cuori, animo per continuare le loro lotte, speranza che qualcosa dovrà cambiare.

Affinché anche per loro ci siano presto sorrisi, e benedizioni, e fiori. Perché Dio, Padre di tutti, non dimentica nessuno dei Suoi figli.

E, nonostante il dolore che dobbiamo sopportare per il nostro perfezionamento, Lui dona i sorrisi di un'anima amica, la mano generosa di un anonimo che aiuta, le parole calme di chi consola.

Nuovo anno. Anno Nuovo. Facciamo sì che la speranza sia la fiamma costante che non lasceremo mai spegnersi.

Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 25.3.2025

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