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Momento Espírita
Curitiba, 10 de Maio de 2025
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ícone La ricchezza della memoria

C'è qualcosa di spettacolare nella nostra vita che si chiama memoria. È lei che ci permette di vivere ieri e oggi contemporaneamente.

La possibilità che ci permette di viaggiare nel tempo, ad una velocità più veloce del suono, è meravigliosa.

Viaggiamo nel passato, fino a ciò che abbiamo vissuto per emozionarci nuovamente, ricordando i tempi in cui gli amori erano ancora con noi.

E, soprattutto, ricordando le loro parole, i loro sorrisi, che hanno illuminato la nostra infanzia e adolescenza.

Uno ieri vissuto in tutte le sue sfumature. Giorni in cui le difficoltà erano grandissime.

Da bambini ci siamo presto resi conto che eravamo diversi dai compagni che frequentavano la nostra stessa classe scolastica.

La divisa ci rendeva uguali. Tuttavia, bastava la ricreazione per riunirci e poter notare la differenza nelle merende.

Con i nostri palati affamati di quei sapori diversi dal nostro pane con marmellata fatta in casa, con la frutta del nostro orto, divoravamo con gli occhi ogni boccone degli altri cibi deliziosi.

Erano colorati, accattivanti, panini a più strati, torte ripiene di crema e cioccolato, ciliegie, pesche.

Tutto quello che noi non avevamo.

Ma bastava entrare in casa nostra per entrare in un mondo diverso. Un mondo con un campo enorme, dove si moltiplicavano gli alberi da frutto.

Alberi sui quali ogni giorno ci arrampicavamo per assaporare i frutti che ci offrivano: deliziose prugne gialle; arance e mandarini; cachi.

Passeggiavamo anche sotto le vigne ben curate da nostro nonno, per pizzicare i grappoli di tanti tipi diversi di uva: rosa, bianca, nera, acini grandi, acini piccoli.

La nostra sfida era l'albero di avocado. Difficile da scalare. I rami erano più in alto, come se volessero proteggersi dalle nostre malefatte nel confiscare i loro frutti.

L'ora dei pasti si svolgeva sull'enorme tavolo della cucina. Con le mani lavate, la postura corretta sulla sedia di paglia, c'erano i nonni, i genitori, i fratelli.

Com'era generoso il pasto, con così tante persone a tavola che volevano servirsi allo stesso tempo, parlando allo stesso tempo.

Oggi, quando sento gli uccelli cantare sull'albero davanti a casa mia, non posso fare a meno di pensare: Sembra la mia famiglia, negli anni passati, quando eravamo ancora tutti da questa parte.

Dettagli importanti della nostra infanzia/adolescenza sono state la biblioteca scolastica e la biblioteca comunale.

I libri erano il nostro tesoro. Con gioia ricordiamo che quando abbiamo scoperto l'enigma delle lettere, abbiamo cominciato a desiderare libri, tanti libri.

Grazie ad un accordo molto speciale, ci era permesso di acquistarne uno al mese. È vero che non era sempre quello che volevamo perché esisteva un limite di valore.

Conserviamo ancora, nella nostra biblioteca, sparsi sugli scaffali, negli armadi, sui tavoli, i libri comprati, a scapito dei risparmi familiari mensili.

Oggetti di inestimabile valore. Per il contenuto, per il significato dei sacrifici di chi ce li ha donati.

Quindi siamo semplicemente gratitudine. Gratitudine per la vita, per le sfide condivise, per gli affetti vissuti, che oggi, dalla Spiritualità, attendono il nostro arrivo.

Benedetta memoria che ci permette di viaggiare nel tempo...

Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 27.3.2025

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